Nella nostra cava ad Arvigo estraiamo circa 18’000 m3 di Gneiss all’anno e trasportiamo fino ai nostri laboratori blocchi fino a 30-35 tonnellate. Utilizziamo la metà del materiale per realizzare prodotti per utilizzi vari come per la costruzione di giardini, per la sovrastruttura, per gli interni e per le pavimentazioni esterne. I lastroni e i blocchi irregolari o di misure fisse sono venduti anche allo stato grezzo. Dal 6 al 10% della produzione annuale è destinato all’esportazione, principalmente nei Paesi limitrofi come Germania, Italia e Austria. Tuttavia, alcuni pezzi della Val Calanca sono stati consegnati anche in Giappone o negli Stati Uniti. Il resto della produzione è destinata al mercato interno.
Il nostro non è un lavoro di fabbrica, ma vero e proprio artigianato, che richiede non solo manodopera e know-how, ma anche potenza: escavatori, pale gommate, dumper, muletti, camion e perforatrici idrauliche sono tutti componenti essenziali dell’infrastruttura aziendale. Tutte le fasi di lavoro, dall’estrazione ben pianificata alla selezione accurata dei blocchi fino alla lavorazione manuale della pietra, sono eseguite dal nostro team che vanta un’esperienza pluriennale e una formazione eccellente. Qualità e sicurezza costituiscono il nostro standard ed è per questo che la nostra azienda è certificata ISO dal 2007.
Ci impegniamo nel garantire un approccio rispettoso nei confronti della natura e dell’ambiente che ci circonda. Ottimizziamo costantemente i nostri processi operativi, così da ridurre al minimo l’impatto ambientale. Inoltre, per estrarre la pietra utilizziamo tecnologie diverse, tra cui il taglio con filo diamantato, sparo e perforazione, in modo da evitare il più possibile i classici brillamenti (da 0 a 2 all’anno). Della quantità estratta ogni anno, un quarto è costituito da detriti geologici e un quarto da detriti tecnici, prodotti durante il taglio e la lavorazione. La totalità di tale materiale di scarto è trasformata in ghiaia e riutilizzata sia nei lavori di sottostruttura, sia all’interno della cava per la formazione di piste e piazzali di lavorazione.
Le montagne sono in costante movimento. Considerata la sua ubicazione e la pendenza di 30° a franappoggio, la nostra cava rappresenta una vera e propria sfida. Ci facciamo pienamente carico di tale responsabilità ed è in tal senso che sin dal 2006 lavoriamo con un sistema di sensori che rileva tempestivamente qualsiasi movimento. Tuttavia, oltre agli strumenti di misurazione e allo scambio professionale che intratteniamo con un geologo ormai da oltre vent’anni, ci affidiamo anche al nostro occhio attento ed esperto. In base alla quantità di precipitazioni e ai movimenti della parete decidiamo con quali intervalli di tempo controllare le rotture e gli spostamenti del terreno.
La pietra è un materiale naturale che può essere riutilizzato. Nelle Alpi di certo non manca, eppure, a differenza del legno, questa preziosa materia prima non può ricrescere. Ecco perché è fondamentale avere la massima cura e trattare la pietra in modo responsabile. Per i non addetti ai lavori, una cava appare come un grande cumulo grigio di macerie indistinte. Ci vuole esperienza per riconoscere le sottili differenze che distinguono una rottura da una venatura.
Già in cava selezioniamo con occhio attento i blocchi che presentano una scistosità regolare e che si prestano dunque alla successiva lavorazione. In seguito, i blocchi sono depositati temporaneamente come scorta oppure trasportati direttamente in laboratorio per essere poi lavorati.
Il materiale è in gran parte lavorato in laboratorio dai nostri scalpellini, tagliapietre, scultori e operatori, durante diverse fasi. Lo gneiss è stratificato, viene quindi sfaldato, o meglio, spiodato a mano e spaccato al contro. Le nostre maestranze devono essere in grado di “leggere” la pietra e riconoscerne ogni singola caratteristica. Lo gneiss viene spiodato utilizzando punte e infilzini (appositi cunei) e martello, oppure tagliato con seghe diamantate e a telaio, in seguito è lucidato, levigato o spazzolato con apposite macchine finitrici.
Per le lastre con una superficie segata al diamante impieghiamo in laboratorio seghe circolari con dischi diamantati di 3, 1,6 e 1 metro di diametro. La lavorazione della pietra è un’arte che richiede sensibilità ed è un compito che spetta agli specialisti. Oltre alle moderne macchine CNC, i nostri artigiani impiegano anche gli utensili tradizionali per la lavorazione manuale. Forgiamo noi stessi i nostri attrezzi da lavoro, tra cui punte, subbie, scalpelli e cunei. Il nostro fabbro garantisce che gli attrezzi impiegati si adattino bene alle esigenze di ciascuno dei nostri collaboratori.
































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